Bevo alla sua fonte…

Torniamo dal mare, ci togliamo i vestiti e ci infiliamo in doccia. L’acqua scorre calda sui nostri corpi, ci abbracciamo, baciamo le lingue giocano…lottano. I miei capezzoli duri sfiorano il suo petto. Ho brividi lungo il corpo.
Sento il suo membro crescere tra le mie mani. Cresce rapido, lo appoggia tra le mie gambe, mi struscio , lo bagno con la mia eccitazione. Le sue mani afferrano i miei glutei, l’acqua scorre nel mezzo, mi solletica mentre scivola.
Mi piace sentirlo in mano, è grande, a fatica riesco a stringerlo. La muovo, sento che gli piace, diventa scivoloso…non è acqua non è sapone…capisco che il suo arnese che vive di vita propria si prepara per me. Le sue mani allargano i miei glutei, affonda il suo medio dentro di me, anche la mia lei si prepara per lui…è scivolosa…mi bagno… sembro un torrente di montagna.
Tolgo la mano da lui, mi abbraccia e lo sento spingere sullo stomaco, un piccolo movimento ed è in mezzo al mio seno. Lo avvolgo fa parte del mio corpo. Mi afferra mi tira su e mi bacia ancora. Con dolcezza arretra, sorride, se lo prende in mano e inonda il mio corpo con l’oro del suo arnese. Sorrido mentre mi scalda con quella pioggia. Dura pochissimo, lo voglio. Alzo la gamba, l’appoggio sul muro e ricambio la sua pioggia.
Ridiamo e continuiamo a baciarci. So che è il momento, lo sento e lo voglio. Bacio il suo petto, mordo i suoi capezzoli. Stringe la mia testa. Scivolo giù, la lingua assapora il mare, il suo sapore, sento il suo odore. Non arrivo alla pancia, la sua asta mi blocca. La lingua, fa conoscenza con il suo lui.
Piccolo cerchi sopra la punta, accarezzo il taglietto fonte del suo miele. Percorro con la lingua il suo bastone, tante e tante volte. Lo sento ansimare, ho voglia di vederlo godere. Ho bisogno di toccarmi, mi piace sentirlo nella bocca. Sfioro le due compagne sotto il suo sesso. Le metto in bocca, sono delicata, le sento dure. E’ come se fossi la buca del biliardo, le ingoio. Sento che ama ciò che faccio. Lo strofino sul viso, sul collo e di nuovo nella bocca. Lo succhio, è buono.
Mi riempie la bocca, guardo il suo viso è in estasi. Ora è mio. Lo muovo nella bocca, assaporo il suo intimo. Con le mani stringo il suo bacino, lo muovo… fa l’amore con la mia bocca. Di nuovo passo la lingua per tutta la sua lunghezza, occorre tempo per giungere di nuovo sulle sue bocce piene. Lecco intorno, lecco la gamba, arrivo al piedi. Salgo di nuovo, cambio strada…mi fermo un attimo, sento un calore che mi avvolge…sto venendo.
Mi godo il momento, riprendo il mio percorso, lui mi offre l’altra parte del suo sesso. Bacio i glutei, so che lo desidera. La lingua segue il percorso della divaricazione…scendo arrivo dove vuole. Infilo la punta, è dolce il sapore. Mi tiene la testa là sopra, devo tenere la lingua dentro di lui. La muovo…mi fermo ancora e di nuovo ho un calore immenso. Ho sete, deve dissetarmi con la sua fonte.
E’ di nuovo di fronte a me, dritto, perfetto. Lo tengo tra le labbra, e dentro la lingua lo accarezza. Allarga le gambe, sta arrivando il suo momento. Infilo dolcemente un dito dietro di lui, lo massaggio. Il suo viso dimostra il suo piacere. Muovo la testa sul membro, il mio dito è dentro di lui. Devo toccarmi, sono gonfia. Capezzoli duri, seno di marmo le sue mani me lo tengono come fosse un’ancora.
Mi sfioro tra le gambe…sento di nuovo il piacere, riesco a non mordere il suo sesso. Il bottoncino sembra un piccolo fallo, le labbra sono larghe come mai nella mia vita. Il mio sesso inviolato, desidera una dura punizione. Mi tocco come faccio la sera sul mio letto. Devo riempirmi, ma la mia Lei la voglio per lui….faccio come sempre mi sfioro e penetro l’altro mio tesoro con il dito.
Non c’è più tempo, l’odore è forte…irrigidisce le gambe…arriva. Riempie la mia bocca, l’aspettavo con voglia…arriva ancora e ancora. Mando giù e ne arriva ancora. Guardo il suo volto e ne arriva ancora. Sembra non finire mai, più ne mando giù e più ne arriva. Sento che scivola, nella mia gola, arriva nella pancia e viene ancora. Godo profondamente mentre mi disseto. La magia finisce, il succo termina. Il bastone si spenge nella mia bocca. Mi alzo, lo bacio. Esco dalla doccia sorridente, accarezzo la mia pancia, custode del seme. E’ il primo da protagonista…

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