Da quanto non schiacci?

Cinque minuti.
Provate a rispondere così ad una donna alla domanda di cui sopra.
O vi mollerà, o vi scoperà a morte.

Non siamo solo noi uomini ad andare a fottere in giro. La donna non è da meno. Ma non vi illudiate che sia sempre pronta a schiacciare ovunque e con chiunque. Sono prese dai loro blocchi psichici dovuti al nostro 730. Sempre prima il Dio soldo.

Noi uomini invece di blocchi non ne abbiamo. Perché la voglia di scopare con chiunque ci capiti non ci manca mai. Non è vero che basta che sia un buco e respiri (questa frase solitamente non la dice l’uomo, ma la donna – strano ma vero!), ma semplicemente perché non ci interessa il loro 730.

Il sesso non viene visto dalla donna come un’esigenza, come quando apre il frigorifero perché ha fame. Eppure, quando si tratta di scopare chi la tira per le lunghe è sempre lei, e di aprire le gambe non se ne parla nemmeno.

Preludio a parte, sono molti i binomi sul sesso. E ce ne sarebbero molti altri. Ma per ora accontentatevi di questi:

Sesso e giovani

Durante il lockdown il porno divo Rocco Siffredi ha dichiarato che sono state molte le ragazze 20-22enni che lo hanno contattato chiedendogli di fare la loro prima volta con lui. Vergini sì, ma di buon gusto per scegliere di farsi inaugurare da un “apriscatole” del genere.

Sesso e anziani

Gli anziani soffrono di una progressiva diminuzione dell’appetito sessuale e, di conseguenza, della frequenza della sua attività. Le cause possono essere molteplici e vanno dalla salute fisica a quella psicologica, dalle disfunzioni sessuali ai problemi pratici.

Cosa saranno mai questi problemi pratici? Le posizioni? Buttate giù quei panzoni, uomini! E voi donne, a proposito del frigorifero di cui sopra, non lo aprite troppo. Soprattutto dopo sposate che, si sa, vi date facilmente all’ingrasso. Datevi da fare! Appellatevi a Priapo, antica divinità greca, simbolo dell’istinto sessuale.

Sesso e politica

Quante delle donne in politica (carine come la Bellini. Mara Carfagna, Maria Elena Boschi, Barbara Matera, Simona Bonafè, Licia Ronzulli, e chi più ne ha più ne metta) sono dovute andare con qualche pezzo grosso (ed il pezzo grosso non è quello che hanno in mezzo alle gambe) dietro le quinte per arrivare dove sono arrivate?

Contando che in Italia non esiste la meritocrazia (altrimenti non saremmo dove siamo), è facile a dirsi: tutte.

Sesso e cinema  

#MeToo

Di questo movimento ne avevamo già parlato in un precedente articolo (SKIZZI SKAZZI), qualcosa che ha a che fare con Asia Argento sostenitrice del #MeToo che dichiara di aver subìto violenza sessuale trent’anni prima dal suo produttore americano. E che adesso, ormai cartuccia vuota, finalmente si decide a denunciarlo. Ma vogliamo scherzare? Trent’anni? E già: prima la sua carriera andava a gonfie vele. Ora, al tramontar del sole, facciamoci altra pubblicità col #MeToo.

È talmente cambiata Asia Argento che a stento l’ho riconosciuta nell’ultimo film di suo padre Dario, Occhiali neri. Un’emerita boiata (fate a meno di vederlo). Il sottoscritto avrebbe saputo fare di meglio. Anzi, lo ha già fatto (https://www.imdb.com/name/nm8651103/?ref_=nv_sr_srsg_2).

Qualcosa vorrei dirlo anche a proposito di Yana Malaiko, l’ultima delle molte altre che l’hanno preceduta che, come lei, hanno fatto una fine che non meritavano. Nessuno merita di morire per mano del proprio uomo. Però c’è bisogno anche che qualcuno dica a queste donne che non si cambia un uomo per un altro con la stessa facilità di inviare un messaggio su WhatsApp (mollarsi con un messaggio pare che sia l’andazzo da qualche anno a questa parte).

Sesso e musica

La musica attiva i circuiti cerebrali del piacere, un po’ come il cioccolato, con il conseguente rilascio di dopamina e serotonina, che ci pone quindi più facilmente in un atteggiamento di disponibilità nei confronti del partner (vale anche per le donne?), permettendoci così di vivere il nostro rapporto sessuale più intensamente.

Mah! Io preferisco senza musica e sentire i gemiti di goduria della donna che ho tra le braccia. È questo il mio “testosterometro”.

Secondo la rivista GQ, sono dieci le canzoni che potrebbero aiutarvi nelle vostre performance sessuali:

10. Intro (The XX)

9. Magic (Coldplay)

8. Need You Tonight (INXS)

7. Lollipop (Lil Wayne)

6. Love Me Like You Do (Ellie Goulding)

5. Sexy Back (Justin Timberlake)

4. Drunk in Love (Beyoncé)

3. Skip di (Rihanna)

2. Love To Love You Baby (Donna Summer)

1. Let´s Get It On (Marvin Gaye)

Altri suggerimenti?

Io uno ne avrei.

Leggete un bel libro erotico.

Roberto Malone, ovvero Storia di un porcospino italiano, di illustri madrigali e di copriletti infuocati a parte, questa volta vi propongo una novella estratta da La donna è tutta qui, non più una sceneggiatura ma un romanzo di storielle erotico-sessuali dove la donna è l’assoluta protagonista. Tutte storielle divertenti, alcune vere, alcune raccontate, altre inventate di sana pianta.

La storia che segue non ha un titolo. Ma se volete, potete pensarci voi.

La donna è veramente un animale strano.

Sa dimostrare di essere attaccata ai soldi o alla posizione sociale di un uomo anche nei momenti più intimi

e impensabili.

È il caso di Luisa D. di una città del Friuli non pervenutaci che, trovandosi con l’ennesimo partner occasionale, era solita smaniarsi ed eccitarsi nei preliminari facendosi raccontare da lui l’entità del suo lavoro o business.

Lui, messo in guardia da qualche predecessore di lei, aveva escogitato una trovata a dir poco eccellente nel suo genere.

L’aveva mantenuta sulle spine senza rispondere alle sue impellenti domande fino al momento di indossare il condom, sul quale aveva appositamente fatto stampare a caldo il suo Curriculum Vitae.

Alla visione non di quell’irto membro, ma di quel CV da business man dell’elettronica di consumo, l’eccitazione di lei andò in brodo di giuggiole.

La storia del condom con CV venne tenuta nascosta per un po’, finché non fu proprio quella fabbrica di preservativi a fiutarne un possibile business, e ad inserirne in catalogo di diversi tipi, tutti con CV altamente qualificati, che per un po’ andarono a ruba.

Tutti rigorosamente per Luisa D.

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