Il bibliotecario

Provai a concentrarmi moltissimo sullo studio , lezioni, esami , insomma Non avevo tempo di pensare ad altro. 
Giuseppe continuava ad essere un amorevole fidanzatino e decidemmo di fare le presentazioni in famiglia. 
Più passava il tempo più mi accorgevo che aveva tutte le carte in regola per diventare il compagno ideale di vita , anche se sessualmente ero davvero insoddisfatta. 
Prima delle vacanze di Natale avevo un esame , fissato precisamente per il 23 di dicembre. 
Ovviamente Giuseppe tornò a casa dai suoi e io rimasi a studiare. 
Il giorno andavo a studiare in facoltà, non cera quasi nessuno, a parte il personale, la portineria , dove cera ladorabile signora Sonya, che era un po la mamma di noi , una signora sui 45 , anche di bella presenza , alta mora sempre ben vestita. 
Andai in biblioteca, li invece cera Ugo, un viscido 60entenne dai capelli lunghi, grigi, un po panzone, viscido.
Presi il libro che cercavo, ovviamente il porco mi guardava e cercava di attaccare bottone .
Passo il pomeriggio, studiai fino alle 19 , poi presa dal mal di testa presi la roba e sovrappensiero me ne andai .
Salutai Sonya e mi inncamminai .
Quasi arrivata a casa realizzai che avevo dimenticato il libro!! Dovevo restituirlo e tornai in facoltà, entrai e notai che Sonya non c’era, salii al piano di sopra, non cera nessuno, mi avvicinai alla biblioteca, entrai, sentii dei versi, dalla vetrata vidi Sonya, seduta sul tavolo , s gambe spalancate e Ugo immerso tra le cosce preso a leccare avidamente la figa…
Rimasi sconvolta, lei gemeva, evidentemente lui era davvero bravo …
Poi la fece alzare e poi sedere su una sedia , si tiro fuori il cazzo…scuro svenato, largo, davvero appetitoso, rimasi sconvolta nel vedere una come Sonya, la classica brava signora avventarsi su quel cazzo, aveva una voglia pazzesca …il porco godeva, lei continuava a divorarlo , smanettava quel tronco e poi di nuovo a succhiare..massaggiava le grosse palle.
Non sapevo cosa fare…ancora una volta mi stavo eccitando…lei succhiava e smanettava, e quel cazzo rimaneva li impassibile, duro …lei aveva dei movimenti davvero da gran pompinara, lenta , con i suoi occhiali, addirittura il porco nel mentre parlava anche al telefono, e lei che non si staccava …
Insomma anche la brava signora Sonya si dava da fare. Mi girai e andai via. 
Tornai a casa, mi misi sul divano e accesi la tv. 
Ero fradicia, cominciai a toccarmi…immaginai di essere presa da quel porco di Ugo…Si quel viscido dal cazzo duro, immaginai di spompinarlo ..quel cazzo così svenato e largo mi faceva impazzire..volevo farglielo venire duro..immaginavo di vestirmi da troia per lui..di essere scopata..scopata e trattata da troia , e l’idea mi mandava in estasi. 
Mi rimisi a studiare, sfinita mi misi a letto .
L’indomani mattina mi preparai per tornare a studiare all’università. 
Ero ancora molto eccitata, il pensiero di Ugo non mi lasciava…decisi di farmi più carina, misi un leggins, una maglia avvitata, che metteva in risalto le tette , i miei occhiali .
Ero combattuta, eccitata , da una parte pensavo al povero Giuseppe, a come era carino premuroso con me, non meritava di essere cornificato, dall’altra ero vogliosa , incuriosita, eccitata dall’idea di essere completamente sola e poter fare quello che volevo .
Arrivai in facoltà, passai alle macchinette e trovai Ugo prendere il caffè. 
Non si lascio sfuggire l’occasione e mi offri il caffè, il porco sfacciatamente mi guardava le tette , poi , parlando del più e del meno , mi squadrava, salimmo insieme al piano di sopra…il porco mi fece salire le scale, mi stava dietro per godersi la visuale del culo in leggins …
Ero combattuta tra imbarazzo ed eccitazione.. ma mostrarmi velatamente mi piaceva…arrivammo in biblioteca, restitui il libro , ma lo sguardo mi cadde sul pacco, era in erezione …gli avevo fatto venire il cazzo duro…in quel momento se ci avesse provato gli avrei tirato un pompino immediatamente, quel gran cazzo era in tiro per me e non mi ero neanche impegnata molto. 
Tornaia a studiare, chiamai Giuseppe come di routine da brava fidanzata…
Il amai Giuseppe che mi disse di non poter venire per festeggiare insieme, facendomi anche incazzare .
Il mattino mi preparai per l’esame , ovviamente cercavo di beneficiare del mio aspetto fisico. 
Misi una maglietta avvitata scollata , una gonna scampanata nera , lunga sopra il ginocchio, uno stivaletto, dei collant neri .
Sostenni l’esame, mi tolsi un gran peso , mi sedetti sulle scale per fare le chiamate per raccontare , vidi risalire Ugo con un altro uomo sui 50 , alto distinto molto ben vestito. 
Si fermarono a parlare poggiati vicino al termosifone, proprio di fronte a me .
Non realizzai che essendo seduta sulle scale, la gonna scampanata sotto avanzava e lasciava vedere .
Parlando al telefono vedevo Ugo lanciare l’occhio, il porco guardava . Mi resi conto che buttava l’occhio sulle cosce, 
Cominciai a muovere un po’ le gambe, per dare un po’ di spettacolo, mi piaceva essere guardata da quel porco maturo, magari gli stava venendo già duro come il giorno prima , continuai a mostrare le gambe e scosciare, anche il contatto dei collant sulla pelle mi faceva eccitare, feci finta di smanettare al telefono, aprendo leggermente le gambe, mi alzai e passai vicino a loro. 
Caló il silenzio mi sentii Squadrata 

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