Scambio di ruoli


Sono Marco, lui di coppia che da tempo gioca piacevolmente a vivere momenti di profonda libidine con la propria moglie L’intesa ha raggiunto un buon livello grazie a tante piccole cose, oltre alla nostra volontà di tenere sempre vivo il nostro rapporto ed il desiderio di godere di momenti in cui possiamo prenderci la libertà di trasgredire; insomma si tratta di tante piccole cose che fanno della mia unione con Jessica, mia moglie, un momento di vita estremamente piacevole. Quella che voglio raccontarvi è una condizione che si è venuta a creare in questi ultimi tempi, da quando, cioè, abbiamo fatto la conoscenza di una persona che per noi è diventata punto di riferimento e fonte di intenso piacere. Max è una persona matura che abbiamo conosciuto tramite una chat su un sito, dove avevamo creato un profilo come coppia scambista. Fin da subito, si è rivelata la sua capacità di coinvolgere mia moglie in certe situazioni, che l’hanno portata a momenti di forte piacere. Lui vive distante dalle nostre zone, ma ciononostante, tramite chat è riuscito ad eliminare quella specie di torpore che stava rodendo il nostro rapporto. Lui è riuscito a coinvolgere la mente di mia moglie in tante piccole situazioni che, chattando con lui durante l’intero arco della giornata, la tengono in uno stato di eccitazione decisamente alto al punto che, quando la sera torna a casa, mentre aspetta il mio ritorno con i bimbi, spende ancora circa 20 minuti del suo tempo, a chattare con lui. Inutile aggiungere che quel suo stato di eccitazione sale così a livelli tali da procurarle un orgasmo ogni volta sempre intenso e liberatorio.
Quando rientro con i bimbi, mentre mi dà il bacio di benvenuto, passa la mano intrisa dei suoi umori sulla mia faccia, facendomi percepire il profumo del piacere che ha provato a chattare con Max. Quest’uomo riesce per davvero a scopare la mente di mia moglie in maniera così potente ed intensa, al punto che è necessario sfogare quell’eccitazione a letto, fra noi due, con vigorose chiavate, dove lei mi racconta tutte le porcate che lui le ha fatto immaginare durante l’arco della giornata. La coinvolge rappresentandole condizioni, all’apparenza, semplici e banali, ma che provocano in mia moglie una tensione erotica senza limiti, che la travolgono tanto, cosa che non succedeva più da tempo. Una banalità fra tante? In questo periodo, con il clima rinfrescato per l’arrivo dell’autunno, al posto della minigonna, sotto cui, da tempo, le ha impedito di indossare l’intimo, lui le ha suggerito di far uso di jeans, affinché la cucitura al cavallo riuscisse a procurarle una costante sollecitazione sul clitoride

Va da sé che con una stimolazione di quel tipo, la sua eccitazione è quotidianamente sollecitata, se poi ci aggiungiamo anche il fatto che lui, durante la giornata, chattando con lei, le fa immaginare di vivere situazioni erotiche molto forti, Jessica è, spesso e volentieri, costretta ad andare in bagno a masturbarsi. Alle volte riesce a mantenere un livello di eccitazione così alto, che, una volta tornata a casa, non può far a meno di infilarsi due dita nella fica e godere, mordendo le labbra per non urlare a squarciagola. Il bello è che, anche da parte mia, c’è interazione con lui quasi quotidianamente e così abbiamo modo di confrontarci, mentre lui mi mette al corrente su tutto ciò che sta facendo vivere a mia moglie o che le proporrà di fare, per farla eccitare ancor più fino a ridurla nella condizione che, la sera, a letto, noi due ci sfoghiamo con travolgenti scopate. Questa settimana, grazie alla disponibilità dei miei suoceri, cui possiamo affidare i figli, abbiamo ipotizzato di trascorrere una serata in un club prive’, perché Jessica ha proprio voglia di fottere, di sentirsi al centro dell’attenzione di più maschi e di godere nel sentirsi desiderata e posseduta fino allo stremo delle forze. È chiaro che con una simile prospettiva, per tutta la settimana Max non ha fatto altro che far salire sempre più il livello di eccitazione di mia moglie, facendole immaginare situazioni incredibili che saranno vissute sabato sera insieme a me. Mia moglie è una femmina che sicuramente non passa inosservata, grazie alla sua conturbante bellezza, e la prospettiva di ritrovarsi, come già detto, questo sabato in un club prive’, fa sì che in Jessica, di giorno in giorno, aumenti l’eccitazione. Naturalmente è merito anche di Max se ha mantenuto quel livello di eccitazione, coltivandolo ogni giorno sempre più, ma il venerdì sera è salita alle stelle. Come? Suggerendoci una particolare situazione, cui non avevo pensato, ma che mi ha veramente stravolto ed eccitato all’istante, quando me l’ha proposta. È stato lui stesso a suggerire a Jessica questo gioco che avrebbe visto come protagonisti me, lei e lui: in buona sostanza ci ha proposto uno scambio di ruoli. Per un attimo non mi era stato chiaro a cosa si riferisse, ma, quando mi ha spiegato dettagliatamente cosa aveva in mente, ammetto che ho avuto un’erezione istantanea: il gioco proposto da Max era qualcosa di effettivamente intrigante.
Lui ci proponeva, di fatto, che questa sera, ognuno di noi avrebbe dovuto interpretare un ruolo diverso da quello solito e cioè: io, Marco, marito di Jessica, e Max, il nostro amico bull. Nello scambio di ruoli, io diventerei il bull, che porta fuori a cena e poi al club prive’ Jessica, facendole indossare una parrucca nera a caschetto, mentre Jessica diventerebbe Genny. Max prenderà il mio posto in casa e diventerà il cornuto, che mi ha affidato la sua giovane mogliettina, affinché io, per una sera, la faccia divertire a far la troia. Questo gioco ci avrebbe permesso di goderci la serata esattamente come era stata programmata, ma interpretando, e vivendo le situazioni, in maniera diversa. Fino a che Jessica sarà dentro casa, sarà mia moglie ed io, anziché esser Marco, suo marito, sarò Max, il marito maturo che concede alla moglie di uscire con Marco, un giovane bull di quarant’anni, che le ha promesso di farla divertire. Max resterà a casa e sarà il cornuto che aspetta la moglie che è andata a farsi montare ed a godere con un giovane bull da lei scelto. Quando Jessica uscirà dalla nostra casa e, insieme, saremo usciti dal cancello, io che comunque sono in sua compagnia, non sarò più Marco, il marito, ma diventerò Marco, il bull che porta la troia alla monta, perché a casa sarà restato Max. Si tratta di un’esperienza non nuova per me, perché mia moglie era già uscita con un singolo, mentre io ero rimasto a casa a prendermi cura dei figli. Devo dire che è stata una notte incredibile per entrambi, ma questa nuova idea, proposta da Max, se da principio mi era sembrata poco interessante, quando ne ho capito per bene in cosa consistesse, mi son sentito subito fortemente coinvolto. Finalmente avrei potuto a vivere l’esperienza da bull, che porta fuori una moglie, a farla divertire come una troia, dopo aver vissuto e provato quella di essere Marco il cornuto che l’aspetta a casa.

Naturalmente, alla sola proposizione di questa novità, a Jessica si è subito bagnata la fica. Per entrambi è stato qualcosa di sconvolgente per come questo gioco ci ha coinvolti, trasformando una giornata già di per sé elettrizzante, in un’uscita serale trasgressiva, resa ancor più intrigante da questo scambio di ruoli. Al solo pensiero che io, per stasera, non sarò il marito di Jessica, ma Marco il bull che la porta a fare la puttana in giro per locali, mentre Max, per la prima volta, non sarà il bull che ha sempre fatto impazzire mia moglie in questi ultimi tempi, facendola godere anche solo ad immaginare situazioni che lui è stato capace di crearle nella fantasia, ma prenderà il mio posto di cornuto rimasto a casa ad aspettarla, mi fa eccitare tantissimo! Lei, poi, quando si è sentita proporre di cambiare la sua personalità, da moglie calda e vogliosa, a quella di Genny, una troia scatenata, con la voglia di godere con un giovane maschio, ha subito sbrodolato. Tutto questo ci ha portato a livelli di eccitazione tale, che i minuti son diventati ore e le ore sono diventati giorni, facendo sembrare che il tempo non passasse mai. Poi, finalmente, eccoci a sabato. Venerdì sera, ho avuto modo di parlare con Max per più di un’ora riguardo a questo progetto e ammetto che, insieme, abbiamo concordato tante cose. Abbiamo programmato come si dovrà svolgere la serata, di come io dovrò comportarmi come bull di mia moglie, di come dovrò farla godere, creando varie situazioni, prima in strada, poi al ristorante ed anche all’interno del club prive’: insomma dovrò far in modo che lei ricavi il massimo del piacere dalla trasgressione. Mi è piaciuto da morire interagire con lui nel parlare di Jessica, e lui mi diceva semplicemente: voglio che tu, domani sera, le fai questo, fai provare a mia moglie quest’altro; oppure le farai fare quello; desidero che tu esibisca mia moglie in questo modo, oppure… eccetera, eccetera.
Parlava di Jessica come se stesse parlando realmente con il bull, che la doveva portare a scopare. Mi è piaciuto anche il semplice immedesimarmi in questo ruolo, che lui mi ha assegnato e non vedo l’ora che arrivi il momento per realizzare tutte le cose concordate. È stato interessante anche il fatto che, proponendogli a mia volta particolari situazioni, lui le abbia, non solo accettate, ma mi ha pregato di farle davvero vivere a sua moglie, cioè Jessica, trasformata in Genny. Poi ha aggiunto un’ultima cosa: mi ha chiesto, e vi assicuro che mi son eccitato da matti al solo sentirla, che, quando saremo rientrati in casa e lei si sarà tolta la parrucca, tornando ad esser Jessica, mia moglie, ed io Marco, suo marito, dovrò scoparla in piedi, all’istante, come avevo fatto la volta precedente quando era tornata, dopo esser stata una notte intera a farsi sbattere da un singolo.

In quel preciso momento, Max tornerà ad esser Max, io tornerò ad esser Marco, il cornuto, e Jessica tornerà ad esser mia moglie, la puttana che è stata in giro per tutta la notte a farsi chiavare da questo o da quello.

Alle 19.30, inizia la nostra recita.
Max.
Sono disteso sul letto e guardo Jessica, mia moglie, che si sta preparando per vivere la sua serata MOLTO trasgressiva. Avverto dentro sensazioni molto contrastanti: da un lato sento il morso della gelosia, ma subito però l’eccitazione ha il sopravvento: l’orgoglio di avere una donna così bella al mio fianco, mi fa impazzire di piacere. Sono consapevole che una tale bellezza non può esser appannaggio di un solo uomo: lei è uno spirito libero, deve volare, altrimenti si incupisce e, lentamente, muore. No, adesso deve volare e posarsi di… cazzo in cazzo… e godere del piacere che gliene deriverà. Se penso che, solo il mese scorso era spenta, annoiata e quasi priva di verve, mentre ora ha ritrovato lo spirito che l’ha sempre animata e di cui mi sono innamorato. Eccola, mentre indossa le autoreggenti che fasciano le cosce lunghe e tornite, poi il reggicalze, la mini gonna di pelle nera che non copre nulla. Sopra il bustino di pelle che, a mala pena, riesce a contenere la sua terza misura di seno ed i capezzoli sfregano conto la cucitura dell’esiguo indumento e si gonfiano, duri, irti, e le provocano altro piacere. Fra poco indosserà la parrucca nera e, allora, la metamorfosi sarà completa: Jessica, mia moglie, lascerà il posto a Genny, la troia!

Genny.
Sono inquieta. Ho un lago fra le cosce. È una situazione ancora più incredibile di quella che mi ero immaginata.
Da una settimana aspetto questa sera per godermi la mia uscita, come l’ha organizzata mio marito. Lo adoro, è l’uomo più dolce del mondo, mi ama e vuole che io, questa sera, mi diverta con un bull che lui stesso ha contattato ed ha messo in piedi tutta questa situazione. Hanno in mente di farmi impazzire e, da quello che ho capito, ci riusciranno benissimo. Da giorni chatto con questo bull e mi è sembrato una persona affidabile. Mio marito lo ha conosciuto e si fida ciecamente, altrimenti non mi manderebbe da sola. Sono eccitata e, se mi tocco, vengo all’istante, ma non lo faccio; voglio restare carica. È disteso sul letto, mi osserva e già questo mi eccita. Voglio esser una persona diversa, mi voglio estraniare da tutti i pensieri, i problemi e le remore per godermi al massimo questa serata che promette scintille. Adesso indosso la mia parrucca nera e Jessica, la moglie, lascerà il posto a Genny, la troia. Al solo pensiero già vengo!

Marco.
Sono un po’ pensieroso, voglio far bella figura con questa coppia perché il lui mi ha contattato ed ho capito quello che vuole: una serata in cui sua moglie goda, in tutti i modi possibili. Ho chattato tutta la settimana con lei e l’ho sentita molto carica; poi ho incontrato lui, che mi ha subito fatto sentire a mio agio. Abbiamo programmato ogni cosa nei minimi dettagli e, grazie alla mia esperienza, son certo che lei avrà la sua serata trasgressiva, indimenticabile! Ho visto le foto ed è una figa pazzesca! È talmente bella che quasi non ci credo, ma di una cosa son sicuro: la farò godere come una maiala!
Puntuale mi presento davanti al cancello di casa sua, lui mi aprirà ed io mi avvicinerò, lei salirà a bordo e poi via, verso la notte di piacere.

Max.
È pronta. Si sta truccando pesantemente, come le ho chiesto. Non deve aver remore nel sembrare puttana, perché è quello che voglio che sia. Si gira verso di me, mi sorride ed io annuisco, orgoglioso della sua bellezza. Mi manda un bacio e indossa la parrucca: la metamorfosi è completa.

Genny.
Mi preparo con cura e adotto un trucco pesante. Mi guardo allo specchio e mi sembra proprio di vedere una troia. Guardo mio marito e sento di amarlo ancora di più perché è così generoso con me: gli mando un bacio, che ricambia, poi indosso la parrucca e subito mi sento un’altra. Ora è Genny che lo guarda, il cornuto si avvicina e mi mette a pecora senza tanti convenevoli. Mi infila il gioiello nel culo e son pronta. Esco e salgo a bordo della macchina del bull; mi ritrovo davanti un bel ragazzo e, già questo, mi soddisfa.

Max.
La vedo uscire e salire velocemente con Marco. Ora per me inizia la lunga attesa e son consapevole che sarà davvero lunga. Avevo pensato di unirmi a loro, ma lei non si sarebbe lasciata andare, mentre io voglio che questa sera sia davvero unica per lei, libera di osare. Lui mi manda un messaggio e mi ringrazia.

«Max siamo in macchina e partiamo… a dopo!»

Leggo e sento che da ora sarà sua, mentre io aspetterò questi messaggi, che saranno come oro. Gli rispondo.

«Il gioco inizia adesso. Tienimi sempre informato e sul

progetto che sai CALCA LA MANO! Deve provare di più di quello che ha già provato, solo cosi sarò contento.»

Lui replica contento.

«Stai tranquillo è una troiona da paura! Cazzo che gnoccona tua moglie!»

 Marco.
Appena salita, son rimasto davvero basito. Mi aspettavo una bella donna con i capelli castani e lunghi e, invece, mi trovo una mora con i capelli a caschetto con delle cosce favolose. Cazzo! È vestita in maniera da sembrar nuda! Ho il cazzo a mille! Lungo la statale decido di giocarci un po’. Mi fermo ad un piccolo bar e le ordino di andar dentro a prendermi una bottiglietta d’acqua. Lei scende con calma, entra e subito suscita l’interesse dei presenti. La troia ci gode e si diverte a piegarsi quel tanto da mostrare il culo; è lì che vedo che il cornuto le ha infilato un gioiello nel culo! Cazzo! Gioca con loro e poi se ne esce con calma. Mando un messaggio al cornuto.

«Tua moglie questa sera è spettacolare! Al primo autogrill lungo l’autostrada me lo faccio succhiare subito un po’.»

Mi risponde subito, segno che era in attesa spasmodica.

«Bravo! Ricordati che non voglio nessun riguardo!

Più la tratti pesante e più ni eccito. Sapere che sono un cornuto mi sconvolge!»

Genny.
Appena salita in auto, il bull mi ha messo in chiaro due cose: “tu, questa sera,
farai tutto quello che voglio io! Inoltre, tieni sempre le cosce aperte”.

Ha subito infilato delle dita nella mia figa e l’ha trovata ben fradicia.
«Accidenti! Sei già calda? Ma non temere, provvederò a scaldarti ancora di più!»


Marco.
Cazzo, è bollente! Questa qui, stasera, ha davvero voglia di tanti cazzi ed io mi voglio proprio divertire. La porto ad un ristorante cinese in zona e, quando entro, noto che suscita l’interesse dei presenti per il suo abbigliamento osé. È incredibile con quanta disinvoltura si muove nel locale, consapevole di attirare l’attenzione di tutti. Seduti, consumiamo un pasto abbastanza veloce. Sotto al tavolo la masturbo di continuo. Lei gode, ma io mi fermo solo quando la sento pronta all’orgasmo. Impazzisce e mi supplica di farla godere.
«Dai, non ti fermare, che sto per venire! No, cazzo, così mi uccidi?!»
La guardo e mi rendo conto che è al limite. Usciamo dal locale, ma è un po’ presto per la discoteca, quindi mi invento un altro gioco. Mi fermo ad un grosso distributore, dove, nel piazzale, ci sono una ventina di tir allineati. Arrivo, do un colpo di clacson per attirar l’attenzione e poi la faccio scendere, così da mostrarla ai camionisti che, fin da subito, si rendono conto che lei si sta esibendo per loro. Si leva subito un frastuono di clacson, mentre i fari la illuminano da ogni angolazione. Ci gioco molto a farla metter piegata appoggiarla al cofano della vettura, le appoggio il cazzo sul culo e lei, sbrodola in continuazione. È vogliosa e ben carica, quindi mando un ultimo messaggio al cornuto e via al locale.

«Tutto alla grande! Sosta in autostrada, ristorante, ed ora stiamo partendo dal piazzale di camionisti, dove ha sfilato per riempire di libidine gli occhi di tutti quei maschi che la ammiravano. Fra un po’, andiamo al locale posto a circa sei minuti da qui. Stasera tua moglie è una troia fantastica.»

Lui, contento. mi dà l’ulteriore conferma che è quello che vuole.

«Bene mi raccomando vai giù peso. Nessuna indecisione!»


Max.
Ora mi rilasso relativamente. Adesso appoggio il cellulare e smetto di guardare, tanto, dentro al locale, non è consentito di usarlo e, quindi, è inutile aspettare: bisogna che il tempo passi. Da quello che mi ha detto, credo che Genny si stia davvero divertendo.

Genny.
Sono a mille, cazzo! Mi ha sconvolta nel ristorante, poi mi ha esibito in un parcheggio dove, ammetto, mi son eccitata come una maiala: avere tutti gli sguardi su di me è stato elettrizzante! Mi ha fatto godere, senza nemmeno toccarmi! Appena ho sentito il suo cazzone appoggiato al culo, son venuta! È pazzesca la serata che sto vivendo!


Marco.
Adesso si gioca, Già all’ingresso, è stata subito notata e molti maschi si sono avvicinati, chiedendole il nome e lei ha risposto a tutti: sono Genny. Poi abbiamo preso posto un po’ al bar; lì, seduta su uno sgabello alto, si è mostrata oscenamente a tutti e questo, ho notato, le piaceva da matti. Ho salutato alcuni singoli che mi conoscono e che so esser molto validi. Conto sudi loro per farla divertire. La faccio salire in pista e lei balla, giocando a fare la puttanella; le viene naturale e questo aumenta sia la nostra libidine che il desiderio di chi la guarda. La vedo fremere e, quindi, decido di darle un primo assaggio. La conduco nella zona prive’ e la invito ad entrare in una stanza con le grate, cosicché da fuori possano osservarci nelle evoluzioni erotiche cui presto si sottoporrà. Con noi faccio entrare un giovane singolo, che ci ha seguirti fin dal nostro ingresso nel locale. Una volta entrato, se la trova lì, seduta sul letto, a gambe aperte.
«Dai, falla godere cosi, sotto gli occhi di tutti, che devono vederla chiavare come piace a lei.»
A lui la proposta sembra un sogno e subito si mette a leccarla, facendola godere molto; poi, dopo una decina di minuti, gli passo un preservativo e gli ordino di chiavarla. È bravo, si impegna al massimo e la fa godere bene. Soddisfatto, la scopo pure io, mentre lei prende a succhiare i cazzi che le vengono offerti attraverso le grate, senza, però, farli venire. Non è ancora il momento: quello dell’eiaculazione sarà più in là, nel momento clou della serata. Dopo questa iniziale sua performance, la riconduco nel salone. Voglio che sia il più possibile al centro dell’attenzione di tutti. È troppo eccitata nel sentirsi desiderata e voglio che quel suo stato perduri ancora un po’. Appena esposta, viene subito affiancata da due singoli, di cui conosco le virtù; così, senza perder tempo, ritorniamo nella zona prive’, seguiti da uno stuolo di maschi, che la toccano e palpano dappertutto. Ovvio che tutte queste attenzioni la facciano eccitare ancor di più. Una volta in camera, la fanno godere molto e poi la scopiamo a lungo, ricorrendo anche al threesome. Lei è in piena estasi ed io mi diverto al pensiero che presto le farò una sorpresa concordata con il cornuto.

Dopo questo altro momento di sfrenata lussuria, la faccio riposare non senza continuare ad esibirla ancora nel salone. Recupero il mio zainetto al cui interno ho delle piccole sorprese. La conduco ancora nei vari corridoi per farla palpare ancora e poi la chiudo dentro una stanza. Per prima cosa, le metto un collare e, già questo, la fa emozionare, poi le lego le mani e la bendo. Sentirsi così, costretta alle mie voglie, la sconvolge; quando le assesto una prima frustata sulla natica, ha quasi un orgasmo. Da lì è tutto un susseguirsi di situazioni in cui vengono coinvolti altri singoli, che la scopano a sfinire, mentre insisto a frustarla e scoparla anch’io, fino allo stremo totale. Usciamo dal locale, che sono le 4:30. L’ho fatta scopare e godere all’impazzata; le ho fatto percepire i brividi donati dalla frusta per tutta la serata. Ha accolto dentro di sé, oltre al mio cazzo, anche quello di altri sei maschi, che l’hanno chiavata a bestia. Appena in auto, crolla sfinita, mentre io mando un messaggio al cornuto.

«Usciti dal locale alle 4.30. Lei sfinita.  Serata da urlo delirio puro al locale tua moglie ha dato il meglio di sé. Complimenti!»


Max.
Sento il bip del messaggio e leggo. Sono compiaciuto da quello che leggo. Appena torna, la scoperò a morte.

Genny.
Esco dal locale sfinita. Mi ha fatto godere in tanti modi, ma la frusta mi ha sconvolto. Sentirmi sottomessa alla sua volontà, bendata ed impotente, con lui che mi colpiva sia le natiche che i capezzoli, mentre vari cazzi di singoli mi sfondavano da sotto, mi ha letteralmente mandato fuori di testa. È stata una bellissima esperienza. Mi addormento e lui mi sveglia allorché siamo davanti casa mia. Entro e mi trovo fra le braccia di mio marito. Adesso lui mi vuole e io non mi sottraggo, ma lui, dopo avermi baciato, mi solleva di peso e mi adagia a letto. Lo guardo, mi sorride e mi dice che è tutto a posto: domani ne parliamo.

Max.
Appena è arrivata l’ho vista stremata: la voglio, ma non così. Adesso deve riposare e più tardi sarà mia: la troverò ancora ben aperta e sfondata, quindi, non è il caso di aver fretta. Nell’istante in cui lei si è tolta la parrucca, io son ridiventato Marco, suo marito e lei Jessica, la mia dolce troia.
Max se n’è andato con il sorgere del sole. Lo scambio di ruoli è finito. È stata una bellissima notte per tutti e tre, ma per noi, e in particolare per lei, è stata un’avventura indimenticabile!

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