Serate natalizie

Arrivarono le vacanze di Natale ovviamente ognuno fece ritorno a casa propria.
Eravamo abbastanza distanti , bon era facile incontrarsi visto la distanza . 
Tornata a casa decisi di staccare dallo studio, concedendomi qualche giorno di riposo .
Già non è che Giuseppe mi soddisfacesse così bene , adesso però per un mesetto neanche più quello .
Avendo la testa sgombra dallo studio, pensavo molto spesso al sesso.
Ovviamente mi sforzavo all’esterno di non alterare mai la percezione di me , sempre la solita brava ragazza studiosa di paese super fidanzata .
In realtà dentro di me covavo una voglia pazzesca , mi bagnava spesso, non mi era mai capitato di avere così tanta voglia di cazzo .
Ogni tanto mi vedevo con le amiche storiche, tra cui Stefania (del racconto “cavalle da monta”) con cui cera un rapporto davvero molto stretto e sincero. 
Lei lavorava in un bar di un paese vicino e ogni tanto andavo a trovarla. 
Un pomeriggio passai da lei per un caffè , la vidi trafficare con le decorazioni natalizie, aveva su una maglia con uno scollo a v da cui strabordavano le sue tette prosperose, dei leggins scuri che praticamente erano uno seconda pelle, e ogni volta che si piegava o stirava diventavano trasparenti mostrando la brasiliana sotto. 
Ci salutammo , mi avvicinai al bancone e mi fece un caffè . 
Cominciammo a chiacchierare , quando ad un certo punto di presentò il proprietario, un tipo grosso, viscido a pelle .
” il party di Natale è vicino e non abbiamo una seconda barista cazzo! Possibile non si trovi nessuna !”
Stefania annui , alzando le spalle , al tizio suono il telefono e si allontanò. 
” dai perché non vieni tu??”
” io ?? Non ho mai fatto la barista!”
” ma che ti frega … dobbiamo portare 4 Cazzate ai tavoli !! Dai che ci divertiamo insieme ! Dai non mi lasciare ! Magari viene qualche stronza! È poi pagano bene!”
Ritorno il tipo noi eravamo sedute , rimase in piedi , dai pantaloni notai davvero un gran pacco , forse era barzotto , era davvero notevole. 
” viene lei ” disse Stefania 
Mi colse di sorpresa “mm si potrebbe andare , ma la tua amica suora deve farsi guardare un po “
Arrossi , imbarazzata, ma i suoi modi di fare mi piacevano..
” AHAHAH dai alzati vale Roberto è un porco !”
Mi alzai un po imbarazzata, avevo dei pantacollant con una maglia lunga sopra.
Stefania si avvicinò sollevò la maglia lunga , il porco mi squadró per bene , facendomi girare , ” però..si può andare ..mi accarezzo il viso .
Poi si avvicinò a Stefania, ” mi raccomando quelle tette stasera , mettile bene in mostra , i ragazzi della squadra verranno per il solito aperitivo . 
Rimasi sorpresa dall’atteggiamento remissivo e anche compiaciuto di Stefania.
” tu bella bambolina, fammi vedere qualcosa , di sicuro hai una faccia da gran pompinara ma vorrei vedere il resto “
Stefania scoppiò a ridere…Rimasi sconvolta, quel porco mi diede della pompinara senza problemi. 
Ero incazzata, sorpresa , ma allo stesso tempo quella sua sfacciataggine non mi dispiaceva. 
“Dai togli il cappotto almeno giusto per farti vedere “
Colta di sorpresa e un po’ imbambolata tolsi il cappotto .
Il tipo mentre parlava al telefono mi giró intorno e se ne andò. 
Nel frattempo Natale si avvicinava.
Arrivò il giorno della serata al bar .
Arrivai trovai Stefania, andammo in una specie di ufficio. 
Trovammo dei vestiti impacchettati.
” ma che cosa Dobbiamo fare ” dissi sorpresa 
” dai indossa Questo “
Stefania tirò fuori una tuta intera natalizia verde .
Mi tolsi i pantaloni , sotto avevo dei collant .
” aspetta sotto vanno queste “
Mi diede dei collant rossi a micro rete, li indossa , sopra misi la tuta a fatica per quanto era stretta, entrambe trovammo difficoltà a far passare i nostri culi in po abbondanti. 
Le tute arrivavano sotto il ginocchio, aderenti come una seconda pelle, offrendo i nostri culi nitidamente, vidi Stefania togliere il reggiseno, e infilare la tuta , vidi che davanti aveva una cerniera dalla vita con sotto le tette con uno scollo profondo , le grosse tette di Stefania stavano per esplodere , era una strafiga..
Finii di indossarla anch’io, le mie tette più piccole comunque risaltavano compresse nello scollo sotto risaltavano i capezzoli. 
A terra due scatole di scarpe le aprimmo , due scarpe decolté con un plateau abbondante, un tacco largo un po’ volgare ma comodo. 
” ma per curiosità quanto becchiamo stasera ?”
” beh becchiamo bene 500 tondi tondi…però devi essere brava gentile disponibile e sorridente” 
” che cosa vuoi dire ?”
” dai vale su sveglia cosa vuoi che intenda, devi essere zoccola , vestite così cosa vuoi che intenda “
Rimasi di sasso , non credevo dovessi arrivare a questo punto, ma ormai ci stavo dentro , cosa avrei potuto fare. 
” ma zoccola fino a che punto?”
” boh non so fino al punto che dici tu nessuno ti obbliga ma se ti palpano il culo di certo non ti puoi incazzare ! Ma che ti frega divertiti tanto il tuo ragazzo è lontano chi cazzo ti controlla!”
Finimmo di truccarci e sistemarci. 
Essendo due ragazze alte di nostro su quei tacchi spiccavamo ancora di più, i nostri culi si fecero ancora più sporgenti e bene in mostra. La nostra carnagione scura stava benissimo con il verde della tuta , due cappellini natalizi completarono l’opera .
L’idea di mostrarmi così mi turbava e agitava ma dall’altra parte mi stuzzicava, non mi ero mai messa così in tiro. 
Arrivo il titolare ” però gran figa la tua amica avevi ragione ” si avvicinò sorridendo, io imbarazzata guardavo altrove, sentii la sua mano afferrare le mie chiappe, poi a mano piena affondare da dietro tra figa e culo …traballai sui tacchi , di certo sapeva usare le mani , ” brava hai capito lo spirito natalizio della serata…devi essere buona e generosa più lo sei più lo sarò io ! “
Ci dirigemmo verso il bar tutto addobbato, Stefania mi spiegò cosa dovevamo servire. 
Cominciò ad arrivare gente, ero in un paese non lontano dal mio e solo dopo realizzai che qualcuno poteva conoscermi. 
” dai ti vedo un po’ contratta sciogliti un po !” Stefania mi stese un bicchiere , mandai giù ed effettivamente dopo un po cominciai a sentirmi più sciolta più in relax e meno pippe mentali .
Cominciò ad arrivare gente, tutte le età ragazzi, mezza età, qualcuno con la compagna, comitive .
Cominciai a servire ai tavoli, camminare su quei tacchi non era facile, inutile dire che ogni volta che passavo mi sentivo tutti gli occhi addosso, mi faceva sentire una gran figa, guardata e desiderata. 
Mi feci sempre più disinvolta, e cominciai anche un po’ a troieggiare, era davvero pieno di gente , mi chiedevano il nome, qualcuno il numero, complimenti battute …Non era affatto spiacevole. 
Arrivo un gruppo di 4 5 ragazzi , andai al tavolo, i ragazzi erano più piccoli ma non si facevano problemi , tant’è che senti una mano poggiata sulle gambe, sentii il cuore in gola, cercai dai rimanere tranquilla, non vedendo reazione il ragazzo si fece audace poggiandosi sul culo , un’altro dall’altra parte del tavolo 
” ma ti giri che da qui non vediamo il tuo culo ” quella richiesta mi spiazzó , mi girai , offrendo la visuale, ad un certo punto arrivo il titolare ” ciao ragazzi beh come va ?? Avete visto che pezzo di figa!”
Mi abbraccio da davanti, la sua faccia sulle mie spalle , cominciò a schiaffeggiare il mio culo , ” guardate che roba ” si mise di fianco a me e cominciò ad afferrare le mie chiappe, strapazzando le chiappe , non vedevo cosa facevano sentivo solo schiamazzi risate e commenti .
Mi fece mettere a 90 poggiata ad una sedia i ragazzi a turno mi toccavano e facevano foto , ravanavano liberamente tra le mie chiappe, culo e figa senza tregua , la tuta era poca barriera .
Poi arrivo anche Stefania, mi rimisi in piedi , cercai di sistemarmi, intanto Stefania si avvicinò, uno dei ragazzi la fece sedere in braccio , lei sembrava a suo agio, troieggiava senza problemi, si faceva tranquillamente palpare le tette , la vidi socchiudere gli occhi di piacere , le sue grosse tette sotto le mani di quel ragazzo si intravedeva laureola del capezzolo. 
Nel frattempo presi ordinazioni da un altro tavolo , due uomini sui 60 , i soliti complimenti e mi chiesero di fare una foto , andai in mezzo a loro , mentre trovavamo una posizione, uno dei due non si fece problemi a piazzarmi la mano sul culo , ridendo, mentre facevano la foto il suo dito aveva individuato il mio ano e lo massaggiava, ero alla mercé di tutti …e mi stavo eccitando da morire. 
Intanto si fece mezzanotte. Tornai al bancone mi misi a pulire, non vedevo più Stefania, la cercai in giro, con la scusa di darmi tregua con quei tacchi alti andai in ufficio , aprii la porta e trovai Stefania seduta, tette di fuori tutta intenta a spompinare il titolare, era una scena davvero eccitante , vidi il grosso cazzo svenato e largo duro sotto la pancia sporgente del tizio .
” vieni puttanella vieni! Adesso dovete cambiarvi”
Mi fece cenno di guardare sul divano Non guardai nemmeno cosa stavo per indossare .
Sfilai la tuta e rimasi in collant a tette di fuori davanti a lui che beatamente si faceva spompinare, vidi che era un body , togliti i collant mi disse, obbedii senza dire nulla, misi quel body rosso con dei ciuffi natalizi davanti, era molto sgambato, lasciando libere buona parte delle chiappe , mi fece cenno di avvicinarmi mi prese e mi mise la lingua in bocca, intanto Stefania andò a cambiarsi e indossò lo stesso body, 
” fammi vedere se sei brava come sembri con quelle labbra “
Mi piegai sulle gambe e mi trovai con quel grosso cazzo duro svenato largo con due grosse palle , mi piaceva essere trattata da troia e presi a succhiare di gusto , a buon ritmo , ne prendevo il più possibile, lasciavo scorrere la saliva ” brava puttanella poi finiamo “
Tornammo a servire, chiappe al vento, i ragazzi a turno mi offrivano da bere , non ci capivo più nulla , ma avevo una gran voglia di troieggiare liberamente, mi sedevo in braccio e sentivo le erezioni, mi facevano foto mettendo le loro facce ad altezza del mio culo. 
Poi un ragazzo del tavolo mi prese e mi fece sedere su di lui , mi accorsi che aveva tirato fuori il cazzo , lo sentii sulle cosce , mmm mi piacciono gli sfacciati, allarga le gambe ero seduta al contrario è cominciai a smanettarlo lo avevo davanti alla figa, lo sentivo di pietra in mano , duro, liscio un pò stretto , lo segai e poi me ne andai .
Stefania mi prese per mano, mi porto ad un tavolo dove cera anche il titolare, una bottiglia Magnum di champagne , vidi Stefania tirare fuori le sue tettone e fare una spagnola al collo della bottiglia, poi la stappo , mi mise la faccia vicino alla bottiglia e mi spinse a prenderla in bocca, dovevo spompinare la bottiglia che intanto liberava schiuma, intanto senti che da dietro un dito si faceva strada nel mio culo, fastidioso ma mi sentivo incredibilmente puttana , vidi Stefania poggiata a 90 sul tavolo di fianco a me, affiancate ci misero con le ginocchia sulla sedia a pecora. 
Il titolare prese la bottiglia sentii che mi scoprirono il culo poi il freddo dello champagne infilarsi tra le chiappe passare su culo e figa, sentii una lingua accanirsi sul mio culo, veloce affamata, mi girai verso Stefania, era impegnata a divorare una grossa Verga, di lato al tavolo , poi all’improvviso mi senti penetrata, tutto in figa, non era un gran che ma cominciò a pompare , un tizio di fianco si segava, un ragazzo non si fece problemi a piazzarmi l’uccello in bocca, più grosso , non potevo far nulla se non soddisfare quei cazzi duri, si alternavano non capivo quanti fossero, ma mi sentivo incredibilmente puttana vogliosa eccitata finalmente soddisfatta e scopata. 
Dopo la serata ci incontrammo col titolare sul tavolo la bellezza di mille euro. 

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